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La Securities and Exchange Commission (SEC) ha ufficialmente approvato la tanto attesa norma sulla divulgazione del clima. Il voto è stato di 3-2, con una divisione partitica. Il regolamento entrerà in vigore 60 giorni dopo la sua pubblicazione nel Registro federale. La norma della SEC sull'informativa sul clima comprende due componenti cruciali, l'informativa sul rischio climatico e quella sulle emissioni.
In generale, la parte della norma relativa al rischio climatico interesserà circa 7.000 società nazionali e 900 emittenti privati stranieri. Di queste società, un sottoinsieme, pari a circa il 40% della stima nazionale e al 60% di quella estera, sarà tenuto a condurre valutazioni di materialità delle proprie emissioni Scope 1 e Scope 2. Questo sottoinsieme comprende le società che hanno un'attività di divulgazione del clima e le società che hanno un'attività di divulgazione del clima. Questo sottoinsieme comprende le società che sono accelerated filers con un volume di azioni pubbliche compreso tra 75 e 700 milioni di dollari e le large accelerated filers con almeno 700 milioni di dollari di azioni pubbliche. L'interpretazione di "materiale" data dalla SEC è in linea con la definizione della Corte Suprema del 1976, che include informazioni che potrebbero avere un impatto sostanziale sulla percezione di un investitore ragionevole.
La componente del rischio climatico dovrebbe interessare circa 7.000 società nazionali e 900 emittenti privati stranieri. La data di inizio dell'informativa varierà a seconda delle dimensioni della società. Le società interessate saranno tenute a comunicare:
Tra le aziende interessate dalla componente relativa ai rischi climatici, circa il 40% delle aziende nazionali e il 60% di quelle estere dovranno condurre valutazioni di materialità per rendere note le proprie emissioni di gas serra Scope 1 e 2.
Il primo anno di obbligo di rendicontazione per le grandi società di capitali accelerate sarà l'anno fiscale 2026, mentre per le società di capitali accelerate l'inizio sarà l'anno fiscale 2028. Le società dovranno inoltre ottenere e presentare alla SEC garanzie di audit delle emissioni da parte di terzi. I grandi depositanti accelerati avranno bisogno di garanzie limitate da parte dei revisori entro il 2029 e di garanzie ragionevoli entro il 2033, mentre i depositanti accelerati avranno bisogno di garanzie limitate entro il 2031.
La proposta di regola di divulgazione includeva le emissioni dell'ambito 3 e richiedeva a tutte le società pubbliche di comunicare le loro emissioni dell'ambito 1 e 2 nelle loro registrazioni e relazioni annuali alla SEC, ma la SEC ha ricevuto notevoli pressioni da parte degli stakeholder e questi requisiti sono stati infine eliminati nella regola finale.
La SEC Climate Disclosure Rule finale include o omette anche alcune disposizioni degne di nota che le aziende dovrebbero conoscere, tra cui la protezione del safe harbor, il requisito della conoscenza del clima da parte dei membri del consiglio di amministrazione e la rendicontazione dell'impatto climatico per voce di bilancio.
Un dettaglio fondamentale per le aziende è la creazione di un safe harbor dalla responsabilità privata per le informazioni sul clima. Questa disposizione metterà le aziende al riparo da potenziali contestazioni legali che potrebbero derivare dalle informazioni presentate alla SEC.
La norma proposta prevedeva che le aziende descrivessero le competenze in materia di clima dei propri membri del consiglio di amministrazione. Inoltre, le società avrebbero dovuto descrivere l'impatto delle condizioni meteorologiche avverse, degli eventi naturali e delle attività di transizione su ogni voce dei loro bilanci consolidati. Nessuna di queste disposizioni è stata mantenuta nella norma finale.
La norma della SEC sulla divulgazione del clima emerge in un contesto normativo notevolmente complesso.
L'Unione Europea (UE) ha stabilito uno standard con la sua Direttiva sul reporting di sostenibilità delle imprese, che prevede ampi requisiti di reporting Scope 3, una doppia componente di materialità e avrà un impatto sulle grandi società statunitensi con filiali nell'UE a partire dal 2026.
Inoltre, la California ha emanato le leggi SB 253 e SB 261 per promuovere la trasparenza delle emissioni all'interno dello Stato.
I procuratori generali repubblicani di dieci Stati hanno intentato causa subito dopo l'approvazione della norma da parte della SEC. Gli Stati sostengono che la SEC ha oltrepassato i limiti delle sue autorità richiedendo alle aziende di divulgare informazioni relative al clima.
La regola della SEC sulla divulgazione del clima segna un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende affronteranno i rischi e le emissioni legate al clima. Rimanere aggiornati su queste normative in continua evoluzione richiede un'attenta attenzione e una pianificazione strategica, soprattutto per le aziende che hanno a che fare con la complessità degli standard di rendicontazione sia locali che globali. È qui che entra in gioco CleanMile.
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